Convention Apple, iBooks Author: .ibooks non .epub

iBooks Author
Come anticipato dai rumors, la convention Apple del 19 gennaio ha avuto come argomento principale l’editoria scolastica. Ho atteso qualche giorno prima di scrivere un punto della situazione, perché ho preferito documentarmi e osservare le reazioni seguite agli annunci della casa di Cupertino.
Purtroppo l’attesa di molti circa una maggior aderenza di Apple ai nuovi standard dell’ePub 3 è stata delusa e la casa di Cupertino ha invece presentato un nuovo formato proprietario, che si basa sull’ePub 3 ma non è ePub 3. Questo formato ha estensione .ibooks e può essere generato solo con iBooks Author, un programma che permette di realizzare eBook multimediali finalizzati soprattutto al settore dell’apprendimento scolastico. Gli eBook realizzati hanno estensione .ibooks e possono essere letti solamente con iBooks 2.0 (quindi esclusivamente su device Apple, per la precisione al momento possono essere letti solo su iPad, non su iPhone).
Tra i pro di questa applicazione c’è senz’altro il fatto che anche chi non ha dimestichezza con il codice e non sa com’è fatto un eBook può facilmente utilizzarla, trattandosi di un programma user friendly WYSIWYG.
La questione che ha generato maggiore disapprovazione da parte del pubblico è stato il fatto che nelle clausole di utilizzo del programma c’è quella di poter vendere l’eBook realizzato solamente attraverso i canali Apple.
Altro tasto dolente è il fatto che per poter utilizzare il programma occorre avere un Mac con OS X 10.7.2, quindi non solo è tagliato fuori chi ha Windows o Linux (per ovvie ragioni di interesse Apple) ma anche chi ha un Mac con sistema operativo di uno o due anni fa.

Ciò che ha destato perplessità in molti è il fatto che Apple abbia deciso di prendere una strada diversa dall’ePub 3. Infatti Apple non solo non ha fornito un programma di lettura in grado di supportare integralmente epub 3 con HTML 5, CSS 3, JavaScript e le ulteriori specifiche ma ha creato un nuovo formato per ebook. Con questa mossa, Apple ha deciso di intraprendere una strada diversa rispetto a questo standard. Ha creato un nuovo formato proprietario che presenta molte caratteristiche dell’ePub 3, ma che non è un ePub.

E chi si aspettava una risposta del programma di lettura iBooks per poter finalmente leggere ePub 3 con il loro contenuto evoluto, è rimasto deluso. La versione di iBooks 2.0 non è stata sviluppata per permettere il supporto totale di ePub 3 (con, mi ripeto, HTML 5, CSS 3, JavaScript, ecc.) ma per leggere il nuovo formato .ibooks. Se Apple persevererà su questa strada, dovremo dire addio a iBooks per leggere epub 3 su device Apple?

Quanti, per esempio, avessero sperato in una migliore integrazione tra ePub e JavaScript sono rimasti profondamente delusi, visto che neanche nei widget di iBooks Author appare una minima riga di Javascript.

E ora un primo breve sguardo ad alcune caratteristiche che differiscono dall’ePub.

MIMETYPE

Aprendo il file mimetype si trova:

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application/x-ibooks+zip

Cosa significa? Vuol dire che l’eBook non viene inteso come un ePub ma come un formato iBook indipendente. Apple in questo modo non deve preoccuparsi che ciò che viene prodotto attraverso la sua applicazione funzioni al di fuori del suo sistema di lettura iBooks. Riprendendo le parole di Baldur Bjarnason:

It is a clear indicator that Apple doesn’t want this to be treated like ePub. That is, they do not want to have to worry about making sure that the output of iBooks Author is readable in ePub reading systems.
Yup, that’s a cue for ominous music.

CSS
All’interno dei file CSS si trovano elementi che non seguono gli standard W3C. Ci sono prefissate proprietà esclusive Apple che in quanto tali non potrebbero essere correttamente interpretate da altri programmi di lettura. Stessa cosa accade all’interno dei file XHTML per alcune caratteristiche di layout e disposizione del testo che non seguono uno standard.

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-ibooks-layout-hint: inline;
-ibooks-list-text-indent: 0.0000pt;
-ibooks-strikethru-type: none;
-ibooks-strikethru-width: 1.0000px;
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top: 40.000pt;
width: 0.000pt;
z-index: 1;
}
}

E per chiudere qualche link interessante per approfondire l’argomento:

Baldur Bjarnason, The pros and cons of the iBooks 2.0 textbook format
Baldur Bjarnason, The iBooks 2.0 textbook format
Glazblog, iBooks Author, a nice tool but..

E gli hashtag per seguire le discussioni su twitter: #ibooksauthor, #ibooks, #ibooks2.

Categoria: Focus
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